Nella crisi pandemica, che stiamo attraversando con grandi paure e disagi, ci pare di riconoscerci negli “Hometti”, attuali più che mai, dell’artista ossolano. Lui, però, ce li proponeva già trent’anni fa, con visionaria “luminosità”.
23 mercoledì Dic 2020
Posted ARTE
in
Nella crisi pandemica, che stiamo attraversando con grandi paure e disagi, ci pare di riconoscerci negli “Hometti”, attuali più che mai, dell’artista ossolano. Lui, però, ce li proponeva già trent’anni fa, con visionaria “luminosità”.
21 lunedì Dic 2020
Posted CULTURA, LETTERATURA
inConsidero Francis Sgambelluri uno “scrittore ribelle”, uno dei narratori più autentici, emersi in questi ultimi anni, trascurati dalle grosse case editrici: un autore che riesce a fare, delle sue interminabili esperienze di vita e dei suoi innumerevoli incontri, materia di racconto. Nato nel 1942 in Calabria, quarto figlio d’una famiglia di braccianti e contadini, Sgambelluri aveva due anni, quando un uomo, senza una ragione, uccise suo padre con un colpo d’ascia in testa mentre lavorava nel campo. A sei anni suo zio Carlo gli disse qualcosa che lo colpì profondamente, suscitando in lui domande sulla vita, sul tempo, sulla morte, sull’esistenza o la non esistenza di Dio. Voleva risposte a questa sua improvvisa inquietudine interiore, ma non ne trovava e neppure lo zio sapeva fornirgliene, in modo esauriente. Continua a leggere
16 mercoledì Dic 2020
Posted LETTERATURA
in
DOMODOSSOLA – Non si è ancora spento il clamore suscitato da “Vietato morire”, il romanzo di Rocco Cento (Ed. Mnàmon, Milano) – in cui l’autore, ribaltando le paure umane con un divieto, tanto d’attualità in questo periodo, racconta dell’ordinanza di un sindaco che impedisce la morte ai viventi, anche per le difficoltà che la salute pubblica incontra perché troppo cara – che già è in edicola il secondo libro di una sua trilogia. Trilogia, scritta a partire dal 1990, che allo scrittore, un pensatore fuori dal coro, è servita per sviluppare la sua ampia visione del mondo, in quanto aveva bisogno di elaborare un testo esteso, che non era possibile esporre in un solo romanzo: un po’ come Proust, nella sua “Recherche”. A Cento, che da giovane fu anche assessore alla cultura del Comune di Domodossola, città dov’è nato nel 1954 e che in passato ha già dato alle stampe tre raccolte di poesie e due libri di prosa, facciamo qualche domanda.
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13 domenica Dic 2020
Posted LETTERATURA, RECENSIONI
inNata nel 1960 a Domodossola, si è dedicata tardi alla scrittura, proponendo dal 2015 articoli sul sito “I racconti del viandante”, storie della Valle Ossola. Lettrice compulsiva fin da ragazza, ha ora pubblicato il suo primo romanzo, “I tunnel di Oxilla” (Edizioni Convalle). Intrigante e scorrevole, è un racconto nel racconto, in cui s’intrecciano vicende che si muovono su due piani storici diversi: fine Seicento e primi anni Sessanta. Una storia ben costruita, nella ricerca e riscoperta di segreti passaggi sotterranei nel borgo di Domodossola, ormai dimenticati nel tempo. Questo libro si pone al lettore con un’accattivante, limpida fusione, tra spunti di storia e fantasia, tra leggende sentite o inventate di sana pianta. Da leggere. Continua a leggere
12 sabato Dic 2020
Posted ARTE
inCEPPO MORELLI (VB) – Anche nell’Ossola, alcuni eredi di personaggi noti del passato conservano abitazioni che all’interno appaiono come piccoli musei. Una di queste è del pittore e decoratore Piergiorgio Novellini in Valle Anzasca, che ha lo studio nella casa del nonno Giuseppe De Giorgi (1870-1946), pittore e affreschista legato all’arte sacra. La casa di Canfinello, da lui decorata in stile Liberty racconta il nipote, “è stata finita nel 1899 dopo il ritorno da Bordeaux del nonno, dove era emigrato a 12 anni ospite della sorella maggiore sposata a Carlo Mariola, la quale tra gli altri figli nel 1884 ha avuto Henry Mariola pittore diplomato a Brera e tirocinante dello zio Giuseppe”. Continua a leggere
10 giovedì Dic 2020
Posted Senza categoria
inCREVOLADOSSOLA – Ci sono in Ossola personaggi che hanno affrontato vicende ed esperienze che se narrate da anziani hanno il sapore di un romanzo. Come quelle che Alessandro Dal Molin, classe 1935 di Crevoladossola, racconta in un libro di prossima pubblicazione. Un’esistenza tormentata, la sua, vissuta tra privazioni, sogni infranti sul nascere e duro lavoro per conquistarsi una degna posizione sociale. Le buone qualità di scrittura le possedeva già ai tempi in cui le sue numerose lettere venivano pubblicate su Eco Risveglio, riguardanti svariati argomenti. Continua a leggere
05 sabato Dic 2020
Posted ARTE
inNel 1897 espone a Milano, all’Accademia di Brera, quest’opera di grande impegno, un dipinto simbolista sul ciclo della vita, con la quale ottiene un grande successo.
01 martedì Dic 2020
Posted CULTURA
inI giovani devono guardare all’arte con uno spirito nuovo (che è poi quello di sempre: antico come l’uomo e ancora valido oggi) Continua a leggere