Avevo già recensito nel 1997 la terza raccolta di poesie, “Quelle volte spontanee”, di Osvaldo Coluccino un affermato artista, assai più conosciuto fuori dalla nostra Ossola (è nato nel 1963 a Domodossola, dove tuttora vive e opera) a continua dimostrazione che “nessuno è profeta in patria”. Compositore musicale fin dal 1978, ha inciso dischi per etichette internazionali e diverse sue partiture sono state pubblicate dalle edizioni “RAI Trade”, commissionate fra l’altro da Biennale di Venezia, Milano Musica-Teatro alla Scala, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Teatro La Fenice di Venezia ed eseguita in Italia e all’estero. I suoi numerosi libri contengono le prefazioni di noti critici, quali Stefano Agosti, Giuliano Gramigna, Giorgio Luzzi. Suoi scritti sono apparsi su prestigiose antologie e riviste (“Il Verri”, “Poesia”, “Annuario di poesia 1991-92” di Crocetti editore, “Anterem”, “Scritture di fine Novecento” che è un’antologia con premessa di Maria Corti, “Idra”, “Musica/Realtà” e altre). Nel 2010 un importante artista come Marco Gastini ha illustrato il libro d’arte di Coluccino “Appuntamento”, presentato alla Galleria d’arte Moderna di Torino. Su Wikipedia, comunque, si può leggere un esauriente riassunto della sua attività. Continua a leggere →
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