Le sue maestose sculture e le sue prestigiose tecniche miste sono apprezzate, ormai da decenni, in campo internazionale. Ora il suo impegno artistico-umanitario lo ha portato a “Tribute 915–015”, una coinvolgente “performance” dedicata alla prima guerra mondiale, affinché – a un secolo di distanza – nessuno dimentichi quegli orrori e per scongiurare che si ripetano nel futuro. Ma è anche un monito contro i tanti conflitti che ancora lacerano il Mondo.
La più ampia e articolata intervista rilasciata dall’artista su questo progetto
(anche su: http://www.pqlascintilla.ilcannocchiale.it)
(a cura di Giuseppe Possa)
Il colore è sangue versato. Mescolato con lacrime e sudore s’allunga in trasparenze di luci cristalline, poi buio assoluto. Improvvisamente mi trovo in trincea, mi scopro a impugnare armi mortali che cantano sul torace dello sconfitto, ma ugualmente su quello dei vincitori. Grida di dolore, di morte. In lontananza, urla di madri, che piangono i propri figli, s’accavallano nell’indifferenza gelida della natura circostante. Impotenti e inermi paiono pure le pietre che lì attorno giacciono in silenzio da millenni… Queste sono le sensazioni, i brividi, che sto provando, mentre sono al telefono con quel genio di artista che è Moreno Panozzo. Mi sta raccontando di un suo coinvolgente progetto e io mi trovo dentro le sue emozioni, mentre sussurra con voce spezzata: <<Nessuno mai stabilirà nuovi equilibri e riporterà in vita ciò che è stato reciso, nessuno darà loro il giusto onore, né potrà rendere giustizia, nessuno mai dimenticherà, né vincerà, nessuno mai edificherà la vera pace>>. Il progetto di Moreno, “Tribute 915-015”, è appunto, come recita il titolo, un tributo, attraverso un’articolata performance dell’artista, alla prima guerra mondiale: affinché – a un secolo di distanza – nessuno dimentichi quegli orrori e per scongiurare che non si ripetano nel futuro. Ma è anche un monito contro i tanti conflitti che ancora lacerano il mondo. Continua a leggere →
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