LE CATENE SPEZZATE DI LUCIANO LUTRING (1937-2013)

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Dieci anni fa moriva, all’Ospedale di Verbania dov’era ricoverato, Luciano Lutring, “il solista del mitra”. Doveva finire la sua vita dietro le sbarre di una prigione, invece a quarant’anni fu graziato in Francia e in Italia dai rispettivi presidenti della Repubblica, per meriti artistici oltre che per buona condotta. Ha concluso la sua vita a Massino Visconti (NO), scrivendo e dipingendo. Lo incontrai per intervistarlo nel 2009.

di Giuseppe Possa

(Luciano Lutring legge il libro di poesie “Quotìdome” di Giuseppe Possa)

Era il bandito più ricercato d’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta (che comunque non aveva mai ucciso nessuno), negli ultimi anni viveva dipingendo e scrivendo a Massino Visconti, un paese con panorama sul Lago Maggiore. Quasi duecento premi a livello nazionale e internazionale, otto riconoscimenti accademici e numerose benemerenze (molte per le sue opere di beneficenza) lo consacravano ormai nel mondo dell’arte. Continua a leggere

Rocco Cento: “Roberto Luciano Tàpparo – Il merlo e la tettoia” (Monografia)

Il volume, sul poeta milanese Roberto Luciano Tàpparo (Salassa, 3 settembre 1933 – Milano, 25 luglio 2015) è stato presentato sabato 27 maggio 2023  alla SOMS (Società Operaia) di Domodossola in Vicolo del Teatro 1, dall’autore Rocco Cento. Sono intervenuti Salvo Iacopino e Giuseppe Possa. Intermezzi musicali di Maya Mironova. Hanno letto alcune poesie di Tàpparo: Mario Stelitano, Monique Femidì, Lisanna Cuccini, Anna Mencarelli, Grazia Bergamasco, Franco Simonetti
(il libro si può acquistare alla libreria Grossi di Domodossola, oppure su Amazon)

Testo di Rocco Cento

Ero molto amico di Luciano Tàpparo, conosciuto dopo la pubblicazione della sua prima raccolta “Finché c’è il merlo”, voluta e “benedetta” da Gianfranco Contini e pubblicata da Vanni Scheiwiller nella prestigiosa collana “All’insegna del pesce d’oro” nel 1991.  Ho seguito negli anni le varie pubblicazioni di Luciano che puntualmente mi faceva pervenire o mi consegnava personalmente. Ovviamente mi chiedeva un parere, un giudizio, un’impressione. Come il professor Gianfranco Contini, consideravo la lingua di Luciano “compiuta”. Sapevo di trovarmi al cospetto di un poeta autentico, un intellettuale di alto spessore. La nostra amicizia è durata per il resto della nostra vita senza mai ombre, oscuri motivi. Era impossibile trovare in Luciano un’impressione negativa, infelice. Continua a leggere

Luca Ciurleo: “il valore aggiunto della tradizione”

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Un’analisi di media-scape, food-scape e folk-scape

nella cultura popolare contemporanea

 

Luca Ciurleo ha raccolto in questo suo ultimo libro “Il valore aggiunto della tradizione” (edito da Amazon Italia) le ricerche da lui condotte in questi anni: una serie di scritti editi e inediti, pubblicati su giornali o riviste, intorno agli argomenti più svariati, come l’alimentazione, la tradizione e la sua passione per la cultura pop, tra fumetti, serie tv e cinema.
Luca da dove sei partito? Continua a leggere

A Domodossola uno spettacolo sugli anni cruciali dal 1968 al 1975

                                           “Ajio ojio e petrolio”
L‘originale monologo con musica dal vivo si è svolto Sabato 29 Aprile 2023 alla SOMS (Società Operaia) in Vicolo del Teatro 1 a Domodossola.

Conosciuto da Giorgio Quaglia qualche anno fa durante una visita al Centro studi “Pier Paolo Pasolini” di Casarsa,  Aldo Milea (Paco, fondatore dell’Associazione “Eremo Teatro Celleno” nel viterbese) ci ha proposto di organizzare anche in Ossola la rappresentazione del suo spettacolo “Ajio ojio e petrolio” che dal 2013 porta in giro per l’Italia al fine di far ‘conoscere’ – con il racconto, il canto  e la musica (coadiuvato da Marco Marsili alla chitarra) – ciò che è successo nel nostro Paese nel periodo cruciale dal 1968 al 1975, attraverso gli occhi di un oste romano comunista.

La Red Azione. Continua a leggere

Franco Busca (1937-2014): artista bohemien per passione

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Il prossimo anno, 2024, è il decimo anniversario della scomparsa del pittore domese, meriterebbe una mostra retrospettiva da parte della sua città.

Franco Busca (nella foto di Max Stringara), pittore ossolano, fu artista bohémien di talento, morto nel 2014 a Domodossola, città in cui era nato nel 1937, in cui visse e operò, raggiungendo fama e un notevole successo: sicuramente uno dei più validi del secondo Novecento ossolano. Benvoluto da tutti, era ormai un’icona, un personaggio della città, un amico. Per ricordarlo riproponiamo di seguito l’articolo, la critica e la lettura di un quadro, che dopo un incontro fra Giuseppe Possa con Busca sul finire del 1989, apparve sul settimanale ECO Risveglio Ossolano dell’8 febbraio 1990. In calce anche un ricordo degli amici Giorgio Quaglia e Marco Vinicio. Continua a leggere

Davide Nino (1963-2023) aveva la passione per la pittura

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(nome d’arte “Hagen”)

Davide Nino di Villadossola, morto improvvisamente il 4 aprile 2023, geometra e libero professionista, era anche un bravo pittore e disegnatore, ma la sua passione per l’arte la conoscevano in pochi, sebbene avesse esposto con qualche personale e in alcune collettive. Continua a leggere

Ricordo di Giuliano Crivelli, artista ossolano

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Organizzata dalla Collezione Poscio e dall’Associazione Culturale Mario Ruminelli, curata da Francesco Maria Ferrari e presentata da Antonio Pagani, Paola Poscio, Massimo Gianoglio,  la retrospettiva “Giuliano Crivelli. Il codice della meraviglia” è stata inaugurata il 5 maggio, a Casa De Rodis in piazza Mercato a Domodossola. La retrospettiva, con un’ottantina di opere, dedicata all’artista ossolano (affetuosamente voluta dai figli Fanny e Stefano), sarà visitabile, con ingresso libero, nei fine settimana, fino al 6 agosto: il venerdì dalle ore 15 alle ore 19, il sabato e la domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19. Da non perdere.

(Antonio Pagani, Paola Poscio, Massimo Gianoglio, Francesco M. Ferrari)

Giuseppe Possa ricorda Giuliano Crivelli Continua a leggere

“Lunedì mi innamoro”: Il nuovo romanzo di Enrico Fovanna

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“Lunedì mi innamoro” (Giunti Editore, Firenze)

Di recente, nella Sala Consiliare di Premosello il giornalista Roberto Bioglio ha presentato il libro “Lunedì mi innamoro” di Enrico Fovanna.
L’autore, nato a Premosello Chiovenda nel 1961, vive a Milano; è giornalista del quotidiano “Il Giorno” (assunto, dopo il primo impiego a “La Notte”, il 9 novembre 1989, quando è caduto il Muro di Berlino), dove tuttora lavora alla redazione Internet. Ha esordito nel mondo letterario con “Il pesce elettrico”, con il quale ha vinto il Premio Stresa 1996 e il premio Festival del primo romanzo, al Salone del libro di Torino 1997. Nel 2020 ha dato alle stampe “L’arte sconosciuta del volo”. Ha pubblicato anche per E/L e Utet e realizzato reportage da Paesi in guerra all’estero, tra cui Iraq e Afghanistan. Continua a leggere