Dieci anni fa moriva, all’Ospedale di Verbania dov’era ricoverato, Luciano Lutring, “il solista del mitra”. Doveva finire la sua vita dietro le sbarre di una prigione, invece a quarant’anni fu graziato in Francia e in Italia dai rispettivi presidenti della Repubblica, per meriti artistici oltre che per buona condotta. Ha concluso la sua vita a Massino Visconti (NO), scrivendo e dipingendo. Lo incontrai per intervistarlo nel 2009.
di Giuseppe Possa
(Luciano Lutring legge il libro di poesie “Quotìdome” di Giuseppe Possa)
Era il bandito più ricercato d’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta (che comunque non aveva mai ucciso nessuno), negli ultimi anni viveva dipingendo e scrivendo a Massino Visconti, un paese con panorama sul Lago Maggiore. Quasi duecento premi a livello nazionale e internazionale, otto riconoscimenti accademici e numerose benemerenze (molte per le sue opere di beneficenza) lo consacravano ormai nel mondo dell’arte. Continua a leggere
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